Sono gli italiani i più assicurati ? Magari fosse vero
Guardiamo i dati forniti da uno dei principali quotidiani italiani per conoscere il grado di cultura assicurativa nel nostro Paese.
Magari fosse vero! L’editoriale di Ferruccio de Bortoli sul Corriere della Sera di domenica 21 marzo 2021, con un titolo che non lascia molto spazio all’immaginazione, conferma purtroppo una realtà diversa: “Noi che siamo avversi ai rischi (perfino a quelli sbagliati)”.Colpisce che una grande firma giornalistica come quella di Ferruccio de Bortoli parli di rischi e di assicurazione. Nel suo editoriale prende le mosse da una macro analisi sui vaccini contro il Covid 19 per presentare al grande pubblico una fotografia della realtà italiana, ahimè, deludente:
- Il 78% delle abitazioni è ubicata in zona sismica eppure è assicurato solo il 4,8%
- Superati gli 82 anni di età il rischio di non autosufficienza è di un soggetto su tre eppure non ci si assicura
- Nel 2019 la spesa sanitaria privata era “al 90% sulle spalle delle famiglie, molte delle quali in seria difficoltà a sostenerla”
- Spendiamo per il gioco 6 volte di più di quanto non facciamo con le coperture assicurative
Perché De Bortoli arriva a dire che gli italiani non solo sono “avversi ai rischi” ma lo sono “perfino a quelli sbagliati”?
Perché, unendo i dati appena visti con i risultati di una ricerca pubblicata il giorno prima sulla stessa testata, rileva che solo un italiano su 10 sembra rinunciare a farsi vaccinare anche a fronte di alcuni fatti di cronaca che hanno intaccato il clima di fiducia generale sulla profilassi. Ma a questo “diffuso buon senso” dell’italiano medio fa da contraltare l’errata percezione che si ha sui rischi. L’ex direttore del Corsera evidenzia come la possibilità di un rischio grave a seguito di vaccinazione -1 su un 1.000.000- sia 53 volte più basso del rischio di un incidente stradale mortale e ancora più basso dell’incorrere in un incidente con un non-assicurato (3.000 casi su 1 milione).Se da una parte i dati sono allarmanti è positivo che la stampa nazionale li metta in evidenza.
Siamo forse alle prime avvisaglie del “cambiamento culturale” che da anni auspichiamo, ma la realtà è ancora lontana,si preferisce spendere il proprio danaro in qualcosa di futile,avvolte inutile o magari pensare solo a risparmiare per chissà quale imprevisto,la verità è molto più semplice, con una piccola spesa si può garantire sia la tutela degli imprevisti che quella di se stessi e della propria famiglia, noi siamo assicuratori, ben volentieri assicuriamo i rischi di ogni individuo cercandone di carpire i bisogni e le sue esigenze creando la propria copertura ad personam,liberi poi di poter scegliere ma con la consapevolezza di aver avuto quell’informazione necessaria a valutare il tutto





